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Come prevenire l’obesità in cani e gatti?

Che al giorno d’oggi l’obesità sia diventato un problema che accomuna anche i nostri amici a 4 zampe è un dato di fatto. Ma come possiamo prevenire che questo accada?

Salve a tutti, amici!

 

Grazie a recenti sondaggi effettuati dalle più famose catene di pet food, è venuto alla luce lo sconcertante problema di cui soffrono oramai, la stragrande maggioranza di cani e gatti domestici: l’obesità.

Come per noi umani, questo fattore di rischio è molto dannoso per la  salute dei nostri pets e che porta con più facilità a contrarre malattie degenerative di ogni genere e a qualsiasi età. Ma come si è arrivati a questo punto? E soprattutto come si può prevenire l’obesità negli animali domestici?

Che cos’è l’obesità?

Innanzitutto, occorre chiarire il concetto base dell’obesità, ovvero una condizione fisica di eccesso lipidico o idrico che si accumula nel sottocute e negli spazi periviscerali, creando uno strato di grasso spesso più di 0,5 cm; l’obesità è tale quando il peso dell’animale supera il 20% dello standard di razza. Certo, non è facile stabilire i criteri di peso esatti per ognuno, ma basta rendersi conto tramite un metodo che vi spiego qui, che è molto semplice per un proprietario stabilire se il suo cane o gatto è in peso forma o è necessario iniziare una dieta (dimagrante o meno). 

Le cause dell’obesità

Credo sia inutile girarci attorno. Tolto il rischio che possa esserci sotto una patologia che lo farà aumentare di peso come l’ipotiroidismo o la sindrome di Cushing, il cane o il gatto diventano obesi per colpa dei proprietari. Accettate questa dura e cruda verità. 

L’eccessiva razione di cibo e lo scarso movimento sono la principale causa di accumulo di grasso e questo non scaturisce dal fatto che l’animale “mangia troppo”. Per loro fortuna non possono decidere da soli quando e quanto mangiare e non possono neppure aprire il frigo da soli per rubare un po’ di leccornie. Quindi la ragione è una sola: si eccede nella somministrazione degli alimenti giornalieri che possono essere quantitativamente e/o qualitativamente inadatti. In più si aggiunge il fattore “elemosina” che non è da meno. Almeno un proprietario su due, porge avanzi di cibo al suo peloso dalla tavola durante i pasti o lo premia inutilmente con cibo umano ogni giorno. Ditemi se questo è salutare. Se poi aggiungiamo ulteriormente che (in questo caso il cane) non fa un adeguato esercizio fisico per smaltire tutte le calorie che ha assunto, ecco qui che avremo in casa la classica “palla di lardo” (senza offesa, ovviamente). 

Capisco che gli occhi a cuoricino del vostro 4 zampe sono irresistibili (io per prima me ne innamoro), però quando si tratta della sua salute bisogna avere polso e mettersi in testa che lui ha il suo cibo, la sua ciotola, la sua porzione quotidiana e che quindi non si può andare oltre quello; un premietto ogni tanto va bene, però ancora meglio se meritato, magari

facendogli fare qualcosa di buono (un nuovo addestramento, una passeggiata o semplicemente farvi dare la zampa).

Quali sono i modi in cui il cane o il gatto ingrassano?

Eccovi qui, in sintesi, come i proprietari contribuiscono all’ingrasso del proprio animale domestico: 

 

  • L’eccessiva razione giornaliera che supera di gran lunga quella indicata per il peso dell’animale: ogni mangime ha un’accurata tabella informativa per il proprietario, proprio per aiutarlo a razionare correttamente i pasti durante il giorno (ah, vorrei precisare che il peso indicato non è quello che l’animale ha quando è obeso e che la cifra in grammi che trovate va divisa per due). Un accorgimento che vorrei fare, in modo particolare ai proprietari di gatti che tendono a lasciare sempre la ciotola piena a disposizione è proprio quello di evitare questo atteggiamento: i gatti specialmente, stando sempre chiusi in casa si annoiano se non hanno stimoli e quindi riversano la frustrazione sulla ciotola e molto spesso è per questo motivo che ingrassano. Sia per i cani che per i gatti la ciotola non va mai lasciata piena a disposizione! Deve esserci sempre quella dell’acqua, ma il cibo va somministrato due volte al giorno e se ne rimane un po’ perché al vostro amico non andava tutto, toglietela e ripresentatela al pasto successivo.

 

  • Gli avanzi non devono esistere. A maggior ragione perché sono conditi e per i nostri amici sono altamente tossici, oltre che estremamente grassi. 

 

  • Somministrazione di continui snack distribuiti nella giornata come pane, grissini, bucce di formaggio, prosciutto, i biscottini, ecc, ecc; anche qui, sono inutili se non meritati e un continuo perseverare in questo atteggiamento, porterà il vostro amico all’obesità.

 

  • La quasi totale assenza di esercizio fisico: la sedentarietà è un problema che affligge sia gli animali che le persone, purtroppo. Il cane in questo caso, ha bisogno di uscire per fare i bisogni, ma se sta sempre in casa approfittate di questa occasione per fargli fare una bella passeggiata, anche di 30 min. È un modo per sgranchire le zampe, fare i bisogni, esplorare nuovi posti e, fondamentale, fare esercizio per consumare le calorie in eccesso. 

Prevenire è meglio che curare

Come dice il proverbio, è meglio evitare di arrivare al punto in cui il nostro amico sviluppi malattie croniche, proprio perché sono difficili da curare e da tenere sotto controllo. Se il nostro amico a 4 zampe è in forma sarà più motivato a uscire, fare passeggiate più lunghe e poi la sua salute ne gioverà!

Che malattie si possono sviluppare con l’obesità? Vediamone alcune:

  • diabete mellito;
  • patologie cardiache (se l’animale pesa il doppio o addirittura il triplo della norma, il cuore fa più fatica a lavorare);
  • artriti e zoppie croniche dovute ad affaticamento sia muscolare che scheletrico a livello delle articolazioni (devono sostenere molto più peso);
  • ipertensione;
  • patologie respiratorie.

 

Come possiamo prevenire tutto ciò?

 

  • farsi consigliare dal veterinario se si hanno dubbi sulla somministrazione del mangime in termini di quantità e qualità; magari scegliete insieme qual è meglio per il vostro amico;
  • niente avanzi e niente dal tavolo;
  • niente snack fuori pasto (piuttosto se il cane o il gatto vi chiede attenzioni portatelo a spasso o giocate con lui; se insiste, niente da fare. Dopo tutto non comanda lui in casa);
  • se proprio non ce la fate a rinunciare a dare qualcosina, almeno che sia qualcosa di salutare; se il peloso si rifiuta di sgranocchiare quello che gli date, peggio per lui, non riceverà nient’altro poiché non è fame ma noia;
  • niente fai-da-te nelle diete (qualsiasi decisione vogliate prendere sul cambio dieta o per qualche modifica, consultate sempre il veterinario. Lui saprà come consigliarvi e come procedere);